giovedì 8 giugno 2017

THETABRAND: QUELLO CHE UCCIDE WHO KILLS


RIPROPONIAMO IN TOTALE L'ARTICOLO DI UN PRESTIGIOSO COACH :
In Italia esiste una singola e potentissima forza che interrompe bruscamente la scalata al successo della maggioranza degli imprenditori e, più in generale, delle persone e -purtroppo- si tratta di un fattore sul quale non puoi agire.
Non ci puoi mettere mano.

Non puoi cambiare le cose.
Di cosa sto parlando?
Del sentimento d’invidia.
In particolare, l’invidia che la stragrande maggioranza delle persone prova nei confronti di quelli che hanno successo.
L’invidia è una trappola terribile perchè comincia a ribollire nel cuore dell’italiano medio -come l’acqua sui fornelli accesi prima di buttarci la pasta- quando un individuo “normale” si trova davanti ad un qualsiasi tipo di successo un minimo “fuori dalla norma”.

Non servono cose straordinarie. Basta un piccolo successo. Un risultato migliore rispetto a ciò che è la normalità.

Dimagrisci 10 chili mentre tutti gli altri non ce la fanno?

Non va bene.

Riesci a smettere di fumare o bere mentre le persone della tua compagnia non ci riescono?

Non va bene.

Riesci a diventare un imprenditore di successo che fa i soldi con la pala, mentre gli altri strisciano a terra mese dopo mese, come se fossero nel deserto senz’acqua da 3 giorni, continuando a lamentarsi della crisi?

Non va bene.

Non devi avere successo in Italia. Non puoi.

È brutto avere successo.

Alle persone non piace quando qualcuno ha successo o riesce a realizzare i propri sogni.

E succede semplicemente perché la gente corrotta mentalmente.

In loro si è sviluppato un virus letale, un cancro al cervello che inibisce la loro forza di volontà e gli chiude in automatico le strade percorribili per raggiungere (anche loro) il successo.
Quindi sono convinti che non sia possibile realizzare i propri sogni e che raggiungere il successo sia una prerogativa esclusiva di pochi eletti da chissà chi (che è vero, ma ci arriviamo tra poco).

Perciò, quando gli si para davanti qualcuno che è riuscito ad ottenere un determinato risultato, esplodono.

Nel mondo che si sono costruiti intorno, fatto di rassegnazione, rinuncia e sottomissione, non è possibile ottenere un certo risultato se sei “uno dei tanti”.

Nella loro mente può avere successo solo coloro che già hanno un qualche “raccomandazione particolare” e sono già collegati in qualche modo al “mondo del successo” (a livello di fama o di soldi).

In Italia se hai successo partendo dal nulla, vai tranquillo che sarai al centro di una foresta di indici puntati verso di te, che ti accuseranno di aver barato, di aver pagato, di essere sceso a compromessi per avere gli agganci giusti e quindi “Eh ma così son buoni tutti!” e così via.

Funziona così.
Dove sta il trucco per uscire fuori dalle grinfie di questa pericolosa pianta rampicante?

Il trucco per vaccinarsi contro questo virus è comprenderne la natura intrinseca che lo governa, ovvero il bisogno di nascondere ai propri occhi la loro stessa consapevolezza che “bisogna farsi il culo per riuscire” se no rimani dove stai. 

Detto in parole semplici, le persone hanno bisogno di raccontarsela in qualche modo, perchè spesso rimangono proprio dove sono per tanto, tanto tempo (se non per sempre).

Se riesci a fare i soldi partendo da zero e loro no, accettare che te ce l’hai fatta facendoti il culo significherebbe ammettere di essere dei falliti incapaci, stupidi, coglioni a giro per il mondo come zombie marci senza una meta.

Questo è il dato.

Non va bene se dimagrisci 10 chili e io no, perché mi stai indirettamente dicendo che io non sono in grado di farlo. Quindi tu hai imbrogliato.

Non va bene se riesci a smettere di bere o fumare, perché mi stai indirettamente dicendo che sono un coglione che non riesce a smettere di ammazzarsi.

Non va bene se riesci a fare i soldi da solo, perché mi stai dicendo che è possibile, che si può fare, mentre io sono sempre qui che arrivo a fatica a fine mese e non riesco a trovare il bandolo della matassa.

Per questo, nella loro testa, tu hai imbrogliato.

Cominciano a guardarti strano, storto, diffidenti.

“Tu hai qualcosa che non va”.

Ti buttano merda addosso manco tu fossi una discarica. Il loro obiettivo è farti apparire meno straordinario rispetto a loro stessi.

Faranno di tutto per “ripristinare” l’equilibrio tra la tua posizione e la loro. Se non lo facessero, sarebbero schiacciati dalla loro stessa incompetenza e incapacità.

Ecco perché ti ho detto che è vero che il successo è un prerogativa di pochi. La gente gira con il freno a mano tirato, e non tutti sono pronti a levarlo per tirare al massimo.

È necessario ignorare e passare oltre quei vincoli mentali che ti frenano.

Devi essere pronto ad affrontare lo stress psicologico che ne deriva, le malelingue, le accuse infondate e assolutamente ingiustificate che ti verranno scagliate contro come pomodori sul palco dopo uno spettacolo deludente. E soprattutto il fatto che bisogna alzare il sedere dal divano e sforzarti oltre i tuoi limiti per riuscire ad avere un risultato che non hai mai avuto.
E questa è una cosa che non possono affrontare tutti.
Solo coloro cui ambizione, sogni e fantasia supera di gran lunga la preoccupazione di ciò che pensano gli altri possono raggiungere la punta della piramide sociale.
Una volta raggiunta la vetta, ti ritroverai circondato di persone che come te ce l’hanno fatta. Persone con il tuo stesso codice genetico vincente.
Persone con le quali avrai piacere di parlare e condividere i tuoi successi e che, avendone ottenuti anche loro, non sentiranno il bisogno di guardarti come l’ultimo degli stronzi.
Certo che devi arrivarci e la strada è lunga, ma è anche lì che ci sono le soddisfazioni più grandi. In tutti i sensi.
Esiste una scorciatoia?
Fortunatamente sì.
Una cosa semplice: cominciare a frequentare una rinnegata categoria di individui che hanno (e stanno avendo) successo, e quindi non discriminano chi riesce a farlo.
Imprenditori che apprezzano, valorizzano e stimano chi come loro si è messo contro tutto il mondo per realizzare i propri sogni.
Uomini e donne che sanno che sì, è possibile ottenere risultati straordinari grazie a dei sistemi e dei processi ben precisi, accelerando l’ottenimento di risultati - nonostante gli schiaffi morali che ti tireranno le persone più insospettabili.

Persone come TE.
Dove puoi trovarle?


La domanda più difficile o meglio,il sistema più complesso per poterle riconoscere, ma ci viene in aiuto uno strumento preziosissimo: il QI,ovvero il quoziente di intelligenza, e si potrà notare che gli individui che fanno "gruppo" e procedono spediti in un unica direzione,con obbiettivi comuni, hanno il medesimo QI.E questo lo si misura dalla quantità di comunicazione che hanno, e dal ritardo di comunicazione che non hanno.Ecco spiegato il decadimento delle nazioni che nascondendosi dietro uno "spirito solidale" anziche' far crescere gli elementi stranieri che ospitano, vanno daccordo con qualsiasi loro richiesta e quindi sprofondano su qualsiasi dinamica vitale fino a scomparire ed identificarsi con loro, fossero anche beduini del deserto.

WE REPLACE TOTALLY THE ARTICLE OF A PRESTIGIOUS COACH:

In Italy there is a single and powerful force that abruptly interrupts the climb to the success of the majority of entrepreneurs and, more generally, people and, unfortunately, is a factor on which you can not act.

You can not put your hand on it.

You can not change things.

What am I talking about?

Of the feeling of envy.

In particular, the envy that the overwhelming majority of people test against those who are successful.

Envy is a terrible trap that begins to flush into the middle of the middle-like water-like water on the burning stoves before throwing the pasta-when a "normal" individual is in front of any kind of success a minimum "out From the norm ".

They do not need extraordinary things. It's just a little success. A better result than what is normal.

Slim 10 pounds while everyone else does not do it?

That's no good.

Can you stop smoking or drinking while people in your company fail?

That's no good.

Can you become a successful businessman who makes money with the shovel while others crawl to the ground month after month, as if they were in the desert without water for 3 days, continuing to complain about the crisis?

That's no good.

You do not have to succeed in Italy. You can not.

It's bad to be successful.

People do not like when someone succeeds or succeeds in realizing their dreams.

And it simply happens because people are mentally corrupt.

They developed a deadly virus, a brain cancer that inhibits their willpower and automatically closes the paths to reach (even their) success.

So they are convinced that it is not possible to realize their dreams and to achieve success is a unique prerogative of few elected by who knows (which is true, but we get there shortly).

So when someone confronts someone who has managed to get a certain result, they explode.

In the world that has been built around, resigned, renounced and subjugated, you can not get a certain result if you're "one of many."

In their mind, only those who already have some "special recommendation" can be successful and are already somehow connected to the "world of success" (at the level of fame or money).

In Italy, if you're successful from anything, be quiet at the center of a forest of indexes pointing at you, who will accuse you of having cheated, paying, compromising to get the right hooks and then "Eh But so are all good! "And so on.

It works like this.

Where's the trick to get out of the clutches of this dangerous climbing plant?

The trick to vaccine against this virus is to understand the intrinsic nature that governs it, namely the need to hide from their own eyes the same awareness that "you have to get your ass to succeed" if you do not stay where you are.

Simply put, people need to tell them somehow, because they often stay right where they are, so long (if not forever).

If you can make money starting from scratch and they do not, accepting that you've made it your ass, would mean admit that you were failing, stupid, stupid goons around the world like martians without a goal.

That's the point.

It's okay if you lose 10 pounds and I do not, because you're indirectly saying I'm not able to do it. So you cheated.

It's okay if you can stop drinking or smoking because you're indirectly saying I'm a jerk that you can not stop killing.

It's okay if you can make the money alone, because you're telling me that it's possible that you can do it, while I'm always here that I get to work late at the end of the month and can not find the bandana of the matassa.

That's why, in their head, you cheated.

They start to look strange, crooked, confident.

"You have something that does not go."

I throw you shit on you, you're a dump. Their goal is to make you look less extraordinary than themselves.

They will do everything to "restore" the balance between your position and theirs. If they did not, they would be crushed by their own incompetence and inability.

That's why I told you that it is true that success is a prerogative of few. People turn with the hand brake pulled, and not everyone is ready to lift it to get the most out of it.

You need to ignore and pass beyond those mental constraints that hold you back.
You have to be prepared to face the psychological stress that comes from it, the malignant, unfounded and totally unjustified accusations that will be thrown against you as tomatoes on stage after a disappointing spectacle. And above all, the fact that you have to lift your seat from the couch and strive beyond your limits to succeed in having a result you have never had.

And this is one thing they can not all face.

Only those whose ambition, dreams and fantasy far outstrips the worry of what others think can reach the tip of the social pyramid.

Once you reach the summit, you will find yourself surrounded by people who like you have made it. People with your own winning genetic code.

People with whom you will enjoy talking and sharing your achievements, and having obtained them too, will not feel the need to look at you as the last of the bastards.

Of course you have to get there and the road is long, but it is also where there are the greatest satisfactions. In all senses.

Is there a shortcut?

Luckily Yes.

One simple thing is to start attending a disadvantaged category of individuals who have (and are having) success, so they do not discriminate who can do it.

Entrepreneurs who appreciate, value and estimate who, as they did, set themselves against the world to realize their dreams.

Men and women who know that yes, you can get extraordinary results thanks to well-defined systems and processes, accelerating the achievement of results - despite the moral slaps that will attract the most unpopular people.

People like TE.

Where can you find them?


The most difficult or better question, the more complex system for recognizing it, but a very precious tool comes to our aid: the IQ, or the quotient of intelligence, and it can be noticed that individuals who make "group" and are sent to a The only way they are, with common goals, have the same QI. And this is measured by the amount of communication they have, and by the communication delay they do not have. This is the reason why the nations are decadent, hiding behind a "spirit of solidarity" To grow the foreign elements that host, to agree with any of their requests, and then to slip on any vital dynamics until they disappear and identify with them, they would also be deserted Bedouins.



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